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Ulcere Gastriche: Causa, Sintomi, Prevenzione e Trattamento

Il vero ostacolo per i cavalli

Prof.ssa Emanuela Valle

Dip. Scienze Veterinarie – Università di Torino

Full Professor – EBVS® European Specialist
in Veterinary and Comparative Nutrition

Le ulcere gastriche equine (EGUS) rappresentano una problematica diffusa nei cavalli, con effetti negativi sul loro benessere e sulle prestazioni. Queste ulcere si suddividono in due tipi principali, in base alla zona dello stomaco colpita:

  • Equine Squamous Gastric Disease (ESGD): interessa la parte superiore dello stomaco.
  • Equine Glandular Gastric Disease (EGGD): colpisce la parte inferiore, che è più protetta, ma non immune ai danni.

Le ulcere gastriche sono una causa comune di scarso rendimento e di alterazioni comportamentali nei cavalli. I sintomi delle ulcere gastriche sono spesso sottili e difficili da distinguere. Tuttavia, comprendere i segnali è fondamentale per garantire il benessere del cavallo e prestazioni ottimali in quanto la sua capacità sportiva può essere ridotta.

Studi hanno dimostrato che cavalli con ulcere gravi mostrano una capacità aerobica diminuita e un recupero meno efficace dopo l’esercizio, con livelli di lattato più elevati.

Altri sintomi riconducibili alle ulcere gastriche includono:

  • Coliche ricorrenti spesso subito dopo aver mangiato il mangime.
  • Appetito diminuito selettivo: cavalli che precedentemente mangiavano con entusiasmo diventano improvvisamente schizzinosi.
  • Perdita di peso: non sempre presente, ma può verificarsi.
  • Cambiamenti comportamentali: possono essere ingannevoli come maggiore nervosismo o reazioni strane agli aiuti, poca disponibilità al lavoro e insofferenza al momento della chiusura del sottopancia.

1. Ridurre gli stress alimentari

Ridurre i cereali, aumentare la fibra. Optare per diete con un basso contenuto di amido, preferendo mangimi ricchi di fibra e grassi. Somministrare almeno il 2% del peso corporeo in fieno lungo, distribuito in tre o quattro pasti, con una dose abbondante la sera (ad esempio, tramite una retina slow feeding). Sebbene il cavallo tolleri meglio il digiuno notturno, periodi superiori a 4-5 ore senza foraggio possono essere dannosi. Per i cavalli con gastrite meglio avere fieno a disposizione da mangiucchiare. Il fieno non solo protegge la salute gastrica, ma stimola la produzione di saliva e forma un ‘tappetino’ protettivo nello stomaco.
Diete a base di fibra lunga sono particolarmente efficaci nel prevenire periodi di digiuno prolungati, poiché lo stomaco del cavallo, in natura, non resta mai vuoto a lungo.

Idratazione costante: garantire sempre l’accesso all’acqua, anche durante trasporti e competizioni.

2. Ridurre gli stress gestionali

Esercizio graduale: l’attività intensa aumenta la pressione addominale, spingendo i succhi gastrici acidi verso le zone non protette dello stomaco.
Per i cavalli con gastrite è meglio programmare un periodo di lavoro molto leggero magari, un giorno sì ed uno no, intervallando paddock e movimento libero e sereno.
Evitare il confinamento prolungato in box, permettendo al cavallo di trascorrere tempo in paddock per rilassarsi, socializzare e pascolare.

Riposo tra le competizioni: garantire periodi di recupero adeguati tra una gara e l’altra per ridurre lo stress fisico e mentale, anche perché i trasporti rappresentano una fonte significativa di stress.

Uso prudente dei farmaci: usare i farmaci solo quando prescritti dal veterinario.

3. Ridurre l’acidità gastrica

Insieme alla terapia medica il nostro veterinario ci può consigliare integratori con diversi effetti.

  • Effetto tampone: alcuni integratori, come quelli a base di farina di medica o carbonato di calcio, neutralizzano l’acidità gastrica e favoriscono la guarigione della mucosa
  • Stimolazione dell’attività antiossidante: sostanze antiossidanti presenti in integratori specifici supportano i processi di guarigione, riducendo l’infiammazione e favorendo
    il recupero della mucosa.
  • Barriere protettive naturali: alcuni prodotti includono sostanze mucillaginose che formano uno strato protettivo sulla superficie gastrica, migliorando la protezione contro l’acidità e facilitando la guarigione delle lesioni esistenti.